Su richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai magistrati della Dda di Messina, Fabrizio Monaco e Francesco Massara, il Gip distrettuale Monica De Francesco, ha fissato, per il prossimo 16 maggio, nell'aula Nastasi, situata nel piano seminterrato del Tribunale di Messina, l'udienza preliminare nel corso della quale dovranno comparire, per essere giudicati, 10 imputati accusati di aver far parte di una rete che si occupava di gioco d'azzardo, estorsioni ed usura nei confronti delle vittime indebitate per avere accettato scommesse on line.
L'indagine, sfociata nel procedimento giudiziario che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio coordinata dagli stessi magistrati della Dda, il 16 dicembre dello scorso anno aveva già causato l'arresto di quattro persone. Gli indagati finiti nell'inchiesta sono stati complessivamente 10, tutti ritenuti fiancheggiatori del gruppo mafioso del rione di San Giovanni, al cui vertice, fino a pochi mesi prima, vi sarebbe stato il defunto Ottavio Imbesi, deceduto il 21 marzo 2022. La nuova rete, legata al gioco d'azzardo on line – sistema questo che faceva indebitare i clienti – era stata attivata già nel 2018 in occasione dell'ultimo arresto subito dal boss del quartiere. Una rete che sarebbe servita per estorcere denaro attraverso una bisca clandestina, creata allo scopo di garantire finanziamenti per la difesa dei sodali che finivano in carcere. Gli indagati, ognuno per i ruoli ricoperti, sarebbero stati protagonisti di un vorticoso e perverso giro di estorsioni ed usura, mascherato dal gioco d'azzardo illegale gestito on line attraverso operatori non autorizzati.
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