Lascia la direzione del Consorzio autostrade Salvatore Minaldi. È certo che il clima all'interno del Cas in questo momento non sia dei più sereni. Nei giorni scorsi il presidente del Consorzio Filippo Nasca al Tg di Rtp e alla Gazzetta del Sud aveva rilasciato dichiarazioni che hanno lasciato il segno: «Dopo Pasqua avvierò le procedure che porteranno al rinnovo dei vertici dirigenziali a cominciare dal direttore generale».
Nasca aveva però dato atto al direttore di aver svolto nei cinque anni di mandato un buon lavoro. Ma le dimissioni di Minaldi sono invece arrivate con tanto veleno nella coda. Le dimissioni, anticipate di qualche mese dalla naturale scadenza (il suo mandato sarebbe dovuto terminare il prossimo 13 giugno), scrive Minaldi, «sono da attribuirsi in maniera esclusiva al venir meno del necessario rapporto di fiducia tra la direzione generale del Cas e la presidenza, manifestato anche con iniziative che sono parse non essere conformi al riparto di competenze tra organo di indirizzo politico ed organo burocratico». Nel prendere altresì atto, scrive Minaldi, «con grande rammarico, delle recenti comunicazioni della presidenza, in cui la nomina di un nuovo direttore generale è stata resa come consequenziale all'annullamento dei concorsi per le problematiche riscontrate. L’avere accostato la nomina di un nuovo direttore generale alla vicenda dei concorsi annullati – continua Minaldi – è grave ed immotivata ed ha provocato al sottoscritto un grave danno di immagine sia personale che professionale». Infine il direttore del Cas continua, «salvo formali diverse determinazioni continuerà ad assolvere alle funzioni dei numerosi incarichi come rup che gli sono stati affidati e si dice disponibile a continuare nell’incarico di dg, nelle more della formale comunicazione della nomina del suo successore». Nella sua lunga lettera di dimissioni Minaldi, ricorda di avere portato a termine circa 500 appalti nei cinque anni in cui è stato alla guida del Cas. Diverse le questioni che il direttore ha dovuto gestire: dalle prescrizioni inviate dal ministero delle Infrastrutture, ai soldi chiesti dalla Regione, ai controlli sui viadotti e sulle galleria.
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