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Il sindaco Basile: "Il Ponte non deve passare sulle teste dei messinesi"

Un aspetto importante è quello relativo alle clausole sociali

«Difenderò il territorio, le sue esigenze, le istanze della comunità, perché il Ponte non passi sulle teste dei messinesi, ma sia davvero l’occasione per un rilancio dell’area dello Stretto, del Sud e dell’intero Paese». Il sindaco Federico Basile sa benissimo che i prossimi mesi saranno fortemente “condizionanti”, influenzando anche le vicende amministrative locali. Non potrà non incidere, tutto quello che sta avvenendo e che avverrà attorno alla più grande opera pubblica mai realizzata in Italia (forse solo l’Autostrada del Sole può essere paragonabile al collegamento stabile tra Sicilia e Calabria), sulla programmazione territoriale. Già gli effetti sono in corso – si pensi alla riproposizione dei vincoli preordinati all’esproprio nelle zone dove verrà realizzato il Ponte – e lo saranno ancor di più, quando si entrerà nel concreto dei progetti, soprattutto di quelli riguardanti le cosiddette opere collegate, connesse e compensative.
Federico Basile è stato intervistato ieri al Tgcom24 e lo ha detto chiaramente: «Vogliamo proseguire l’interlocuzione, già avviata con un primo incontro convocato dal ministro Salvini, perché costruire il Ponte non significa solo collocare i due piloni, ma ci sono tutte le opere collegate da realizzare. E Messina e la sua Città metropolitana devono essere coinvolte, passo dopo passo».

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