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Così Messinaservizi ha gestito il campo dello stadio Scoglio

Le “peripezie” fino all’ennesima proroga. Il lungo scambio di note con il Comune, a marzo impegnati altri 30 mila euro

Domenica arriva il Foggia, poi la Juve Stabia, il 16 aprile. E poi chissà se ci saranno o no appendici. La stagione calcistica sta per finire, ma garantire una condizione dignitosa al campo da gioco dello stadio Scoglio è stata impresa forse più ardua della salvezza del Messina. E a dimostrarlo è un lungo scambio di note tra l’ormai ex direttore generale della Messinaservizi, Nicola Russo, ed il dirigente del dipartimento Sport del Comune, Salvatore De Francesco. Risolto più o meno definitivamente a inizio marzo, con l’ennesima proroga da decine di migliaia di euro.

Ricapitoliamo. L’accordo tra Comune e Messinaservizi per la manutenzione ordinaria dello stadio Scoglio, compresa quella del campo da gioco, risale al 16 settembre 2021. Meno di un mese dopo la Messinaservizi affida il servizio per un anno alla ditta Fra.Gra. srl di Zafferia, per un importo complessivo di 67.500 euro. Un anno dopo, però, gli accordi vanno ridefiniti. La Messinaservizi ricorda al Comune la scadenza delle attività affidate nel 2021, il Comune, a fine settembre, comunica che «è volontà dell’Amministrazione disciplinare l’utilizzo dello stadio mediante convenzione con l’Acr Messina, ad esclusione della cura e manutenzione del manto erboso ed aree verdi esterne». Passano dieci giorni e, dopo un sollecito della Messinaservizi, il Comune conferma che lo stadio viene dato in concessione all’Acr, ma la manutenzione del campo e delle aree esterne rimangono affare della Messinaservizi. La quale, il giorno stesso – siamo l’11 ottobre – quantifica i costi. Il 14 ottobre il Comune impegna quasi 15 mila euro per le partite del 15 e del 22 ottobre. E proprio il 22 ottobre la Messinaservizi nomina il responsabile che dovrà avviare la gara d’appalto per individuare un operatore economico al quale, a sua volta, affidare la manutenzione del manto erboso.

Tempi lunghi, tant’è che il Comune, a inizio novembre, chiede alla Messinaservizi di intervenire anche per la partita del 6 novembre. A quel punto – siamo a metà novembre – il direttore generale della Messinaservizi proroga l’affidamento alla Fra.Gra. fino a fine anno, per poter così garantire i servizi richiesti anche per la gara del 18 dicembre. È il periodo “caldo” di inizio dicembre, quando la Lega Pro diffida l’Acr Messina a sistemare il campo da gioco, esibito in condizioni pietose nella gara contro il Picerno, chiedendo «un piano dettagliato di interventi» entro il 18 dicembre», pena il campo neutro contro il Taranto.

Il caso diventa anche politico, mentre i tifosi mettono nel mirino società e Comune. Nel frattempo continua il rapporto epistolare tra il direttore generale della Messinaserviiz ed il dirigente del dipartimento Sport del Comune. Messinaservizi chiede «la regolarizzazione» dei servizi resi, minacciando di non garantirne più «già dal 18 dicembre». Alla vigilia della partita col Taranto il Comune precisa di aver impegnato 34 mila euro per il 2022 e 86 mila euro pe ril 2023, «quale copertura eventi agonistici San Filippo». I soldi, insomma, ci sono. E il 4 gennaio vengono impegnati con un atto ufficiale a favore della Messinaservizi.

A quel punto c’è da capire, però, chi deve svolgere, materialmente, quei lavori. Il direttore generale chiede lumi sulla gara e il responsabile spiega di aver redatto una proposta progettuale da quasi 60 mila euro: «Gli interventi stimati sono, in ogni caso, limitativi e non risolutivi – dice la Messinaservizi –, anche tenendo conto della mancanza di programmazione gestionale da parte del Comune, fatto questo che risulta molto condizionante sotto il profilo progettuale, proprio per le numerose criticità riscontrate, che necessiterebbero di tempistiche gestionali ben più ampie, oltre a impegni finanziari ben più sostanziosi». Il sunto è: mancano poche partite alla fine del campionato e non ci sono i tempi per aggiudicare la gara. Risultato: una ulteriore proroga alla Fra.Gra, fino al 30 aprile, per circa 30 mila euro. La «soluzione più idonea», secondo Messinaservizi, perché quella ditta «sarebbe immediatamente nelle condizioni di poter operare, essendo stata impegnata dall’inizio del campionato con discreti risultati».

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