Da lunedì chiuderà e cesserà di funzionare anche parzialmente – come avveniva fino ad oggi – il Pronto soccorso dell’ospedale. I motivi della chiusura sono stati comunicati dall’Asp attraverso la disposizione di servizio sull'assegnazione temporanea in “mobilità d'urgenza” dei 4 medici rimasti per una apparente apertura diurna, per i quali è stato ordinato il “temporaneo trasferimento” al Pronto soccorso di Milazzo. A lasciare l'ospedale per recarsi al “Fogliani” saranno i medici Carmelo Rizzo, Rosario Lizio, Sergio Buonamonte e Antonio Buglisi. La decisione di trasferire e chiudere il Pronto soccorso è stata presa nella riunione del 13 marzo alla presenza dei vertici aziendali, dei direttori medici dei Presidi di Milazzo e Barcellona e del direttore del Dipartimento Cure ospedaliere con cui, stante «la acclarata impraticabilità – in atto – di una riapertura del Pronto soccorso di Barcellona e nelle more dell'espletamento dei lavori straordinari presso il Pronto soccorso di Barcellona finalizzati alla riorganizzazione globale dei due presidi, è stata concordata la temporanea chiusura». La riapertura potrebbe avvenire nelle prime settimane di maggio. Non è escluso che il reparto di Barcellona possa diventare, a causa dei lavori di cui necessita Milazzo, un Pronto soccorso a servizio di quello di Milazzo. Dalla politica l'unica reazione è quella della consigliera Melangela Scolaro che sulla “chiusura del pronto soccorso dell'ospedale di Barcellona , per quanto solo “Covid”, afferma che, sta a dimostrare ciò che, in realtà, sapevamo già: il Cutroni Zodda non esiste più. Non si tratta di assicurarne la "conversione", poiché non si può convertire qualcosa che non esiste in conseguenza di scellerate azioni o non azioni pregresse, ma, piuttosto, di resuscitare un morto.
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