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Messina, gli insostenibili costi dei tagli al Policlinico

Quelli legati alla salute dei cittadini, con i livelli di assistenza a rischio; e quelli occupazionali, con il personale Covid fuori

Il commissario del Policlinico universitario, Giampiero Bonaccorsi, ha parlato di «limite invalicabile». Ma è legittimo parlare di vero e proprio paradosso: quello per cui il Policlinico stesso ha diversi posti vacanti in pianta organica, avrebbe già pronto il personale con i requisiti necessari, ma «la copertura dei posti vacanti, necessaria per garantire l’attuazione delle Rete ospedaliera ed i Livelli essenziali di assistenza, non può trovare attuazione perché supererebbe l’attuale tetto di spesa». Eccolo, il limite invalicabile, quello imposto dalla Regione e che ha indotto lo stesso Bonaccorsi a scrivere, nella sua relazione di accompagnamento al bilancio del Policlinico, che «buona parte del personale sanitario assunto per l’emergenza Covid è in possesso dei requisiti per la stabilizzazione e la dotazione organica ha posti vacanti tali da garantirne le assunzioni, a fronte di un tetto di spesa che non ne permette il reclutamento a tempo indeterminato».
A rischio, però, ci sono, appunto, i famosi “Lea”, i Livelli essenziali di assistenza. Oltre ai posti di lavoro, ovviamente. Ecco perché ci sono più motivazioni che portano anche i sindacati a insorgere e a chiamare in causa l’assessora regionale alla Salute Giovanna Volo. La quale, peraltro, il Policlinico lo conosce bene, essendone stata direttrice sanitaria in passato. «Siamo ben consapevoli che a breve scadranno i contratti di lavoro del personale sanitario che ha dato un fattivo contributo in epoca covid, dipendenti che pur avendo maturato i requisiti per la stabilizzazione, rischiano di non avere proroga – dicono il segretario della Fp Cgil di Messina, Francesco Fucile, e il segretario provinciale con delega alla sanità, Antonio Trino -. Si tratterebbe di una vera e propria beffa, a cui si aggiunge un enorme danno, poiché la loro eventuale fuoriuscita pregiudicherebbe le già difficoltose possibilità di garantire i Lea, a svantaggio degli incolpevoli pazienti». Fucile e Trino ricordano che nel corso dell’ultimo tavolo regionale proprio l’assessora Volo, riprendendo quanto detto dal governatore Schifani, aveva garantito che «il personale sanitario sarebbe stato tutto mantenuto per colmare le croniche carenze del sistema ed ha altresì affermato che per tale motivazione aveva dato precise, puntuali e chiare direttive ai commissari delle varie aziende siciliane: dobbiamo pensare che fra i destinatari di queste aziende sia stato dimenticato il commissario dell’Aou “G. Martino”?». Il timore della Fp Cgil è che, invece, le direttive assessoriali «non abbiano tenuto conto dei tetti di spesa di ogni azienda. Ecco perché la esortiamo a prendere atto che esiste un problema, che va affrontato trovando soluzioni reali e non fantomatiche direttive».

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