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Procure, Verzera designato dal Csm a Barcellona Pozzo di Gotto

Messinese, 58 anni, Verzera ha alla spalle una lunga e prestigiosa carriera sul fronte antimafia tra la Calabria e la Sicilia, dove negli ultimi vent’anni s’è occupato di decine di operazioni e processi delicatissimi

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Il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera è stato designato a procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto, al posto di Emanuele Crescenti, dalla quinta Commissione "Incarichi direttivi" del Consiglio superiore della magistratura. La proposta dovrà ora passare al vaglio del Plenum.
A lungo sostituto della Direzione distrettuale antimafia di Messina, era dal 2014 a Caltagirone. Messinese, 58 anni, Verzera ha alla spalle una lunga e prestigiosa carriera sul fronte antimafia tra la Calabria e la Sicilia, dove negli ultimi vent’anni s’è occupato di decine di operazioni e processi delicatissimi. In magistratura dal ’90, già nel maggio dell’anno successivo era a Reggio Calabria alla Dda, dove è rimasto in prima linea contro la ’ndrangheta fino al settembre 2003, per poi trasferirsi alla Dda di Messina.
In Calabria, tra i tanti processi gestiti ci sono le varie operazioni “Olimpia”, con la ricostruzione di oltre 200 omicidi della guerra di mafia, che portarono a centinaia di condanne, tra cui molti ergastoli. S’è occupato poi della ricostruzione delle “mappe” delle cosche Iamonte, Barreca, Paviglianiti, Garonfolo; ha gestito tra l’altro i processi per l’omicidio del giudice Antonino Scopelliti, ucciso nell’agosto del 1991 quando in Cassazione si apprestava a sostenere l’accusa nel maxiprocesso alla ’ndrangheta; per l’omicidio del magistrato messinese Cesare Terranova, trucidato a Palermo nel lontano 1979 quando stava per diventare capo dell’Ufficio istruzione, processo che portò a condanne definitive per Totò Riina e tutta la cupola di Cosa nostra; per l’omicidio di Lodovico Ligato, trucidato nel 1989. S’è occupato anche del processo dell’allora ex segretario del Psi Giacomo Mancini.
Giunto alla Dda di Messina nel 2003 ha trattato decine di procedimenti contro la mafia e la criminalità organizzata, basta citare i nomi “Ninetta”, “Segugio”, “Imbuto”, “Officina”, e nell'ultima fase della sua permanenza a Messina s’è occupato insieme ai colleghi della Dda di tutte le indagini più delicate sulla mafia barcellonese, per esempio “Icaro”, “Sistema”, “Vivaio”, “Pozzo” e “Gotha”.

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