Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sedicenne carbonizzato a Merì, il fratello: "Non si è suicidato". Spunta l'ipotesi di una trappola

«Si trattava di un ragazzo molto perbene che faceva una vita normale, studiava e d’estate andava anche a lavorare a Salina. Secondo il fratello è impossibile che si sia suicidato. So che le forze dell’ordine stanno indagando in tutte le direzioni. La famiglia chiede solo chiarezza su quanto avvenuto». Lo afferma Giuseppe Coppolino, l’avvocato, di Ayman Serti, 16 anni trovato morto due giorni fa a Merì con il corpo in parte divorato dalle fiamme.

«So - prosegue il legale - che è stata eseguita l’autopsia ma ancora non conosco i risultati, siamo fiduciosi sull'operato della magistratura. So che si sta procedendo ad analizzare anche il telefono ma al momento non sono a conoscenza di eventuali messaggi mandati da qualcuno che avrebbero indotto il ragazzo a cadere in una trappola».

La sera prima la famiglia aveva al ragazzo di andare in pizzeria per ordinare tre pizze, il ragazzo va, ordina le pizze ma non tornerà più a casa, non so di eventuali messaggi ricevuti dal giovane», conclude il legale.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia