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Barcellona, la morte del ciclista Giuseppe Milone: 3 rinvii a giudizio e 1 condanna

L’incidente costato la vita al 17enne barcellonese

L'udienza preliminare per la morte del giovane ciclista di Barcellona, il diciassettenne Giuseppe Milone, avvenuta il 23 febbraio 2021 a Gualtieri Sicaminò, apre nuovi scenari giudiziari. Infatti l'ex responsabile dell'Area Servizi generali e finanziari, indicato erroneamente quale coordinatore pro tempore del Servizio di polizia municipale del Comune di Gualtieri, Nicolino Bonarrigo, 67 anni, è stato prosciolto dall'accusa di cooperazione nell'omicidio stradale per la morte del giovane ciclista. A dimostrare con una corposa documentazione che Bonarrigo non aveva mai avuto attribuita la responsabilità del Servizio di polizia municipale è stato l'avv. Benedetto Calpona. A prosciogliere Bonarrigo è stato il presidente del Tribunale, Giovanni De Marco, nelle funzioni di giudice dell'udienza preliminare.
Intanto nel giudizio abbreviato il Gup De Marco, ha condannato ad un anno di reclusione ed al pagamento delle spese legali, Salvatore Ballì, 44 anni di Messina, coordinatore per l'esecuzione dei lavori e direttore dei Lavori del cantiere situato in contrada “Luogo”. Si trattava dei lavori di “ampliamento, ammodernamento e messa in sicurezza della strada comunale” che collega il centro di Gualtieri con la frazione Sicaminò”.
Infine lo stesso Gup, così come aveva richiesto il pm Emanuela Scali, ha disposto il rinvio a giudizio per l'udienza del 27 aprile, nei confronti degli altri tre imputati di cooperazione colposa in omicidio stradale. Si tratta di Calogero Pullara, 43 anni, di Favara, titolare della ditta esecutrice dei lavori e datore di lavoro; di Maria Giuseppa Cambria, 74 anni di Pace del Mela, titolare della ditta “Goin Green srl” affidataria della “ditta Pullara” per i lavori di scavo e sbancamento della sede stradale del tratto Cimitero-Gualtieri centro; e Giuseppe Parisi, 53 anni, di Pace del Mela, in qualità di coordinatore di fatto della “ditta Maria Giuseppa Cambria”.

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