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Rifiuti a Messina, continua il braccio di ferro tra Palazzo Zanca e l'Ato3

Il sindaco insiste chiedendo il fallimento della società, il liquidatore scrive a Corte dei Conti e Procura

Non si è ancora chiusa la partita tra Comune e Ato3 sul maxi-debito da 15 milioni di euro che l’Ato3 rivendica e il Comune ha cancellato dal piano di riequilibrio, nella sua ultima versione (in quelle precedenti, invece, era stato previsto).. Anzi, la partita è più viva che mai, con un elettrico scambio epistolare tra il sindaco, Federico Basile, ed il commissario liquidatore della società, Antonio Liotta. Sullo sfondo ci sono due date, sulla carta indipendenti da questa vicenda, in realtà strettamente legate: il 15 febbraio, giorno entro il quale l’Amministrazione dovrà rispondere ai chiarimenti chiesti dalla Corte dei conti sul piano di riequilibrio; e il più lontano 23 marzo, quando si terrà l’udienza, probabilmente conclusiva, al Tar di Catania sull’unico debito per il quale esiste un contenzioso “a due” tra Comune e Ato3, quello da 2,8 milioni di euro per una decurtazione “unilaterale” stabilita, a suo tempo, dal Comune nei confronti della stessa Ato3.

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