Classi gelide, termosifoni spenti, caldaia non funzionante. Così gli studenti dello Scientifico di Capo d’Orlando “Lucio Piccolo” hanno deciso di protestare e di non entrare nell’istituto ieri mattina.
Ma la protesta non è rivolta alla dirigenza del Liceo, tengono a precisare alcuni componenti del comitato studentesco, ma contro la Città metropolitana di Messina proprietaria dello stabile.
Da circa una settimana, infatti, la caldaia, ormai vetusta, funziona a singhiozzo e lo scorso mercoledì 25 gennaio i termosifoni sono rimasti spenti lasciando al freddo studenti e docenti. Gli studenti sono infatti comunque entrati in classe ed hanno avuto la triste sorpresa di dover seguire le lezioni con addosso giubbotti, guanti e cappelli.
«Una situazione diventata insostenibile», confermano alcuni studenti davanti l’ingresso del Liceo.
L’Amministrazione scolastica, dal canto suo, pur comprendendo le motivazioni della protesta e non condannando gli studenti, si è immediatamente messa all’opera ed ha, per l’ennesima volta, fatto arrivare i tecnici per la riparazione della caldaia non funzionante.
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