Rompe il silenzio, Salvatore Leonardi, per dare un contributo di idee all’Amministrazione comunale. «Apprendo che si torna a parlare di “restyling del tram” – afferma l’ex sindaco di Messina –. Bene! Il prossimo 3 aprile sarà il ventesimo anniversario dalla sua attivazione e ricordo, non senza emozione, la sera in cui, con le prime prove, si arrivò al Capolinea sud (allora posizionato di fronte alla Gazzetta del Sud) accolti con grande entusiasmo e bottiglie di champagne dal compianto direttore Nino Calarco... Eravamo soddisfatti: un’opera complessa, tra le più invasive e difficili realizzate nel dopoguerra, era stata ultimata! Basti pensare alle profonde trincee aperte sulle strade, allo sconvolgimento di tutti i sottoservizi... Ciononostante, i lavori, consegnati dall’Amministrazione che ho avuto l’onore di presiedere il 31 luglio del 1998, furono completati dopo appena 4 anni e 8 mesi, con anticipo rispetto ai tempi assegnati dalla Comunità europea, tanto da meritare un finanziamento aggiuntivo».
Leonardi ricorda quel maggio di vent’anni fa, quando si chiuse il mandato della sua Amministrazione: «Una fase intensa e difficile della vita amministrativa della città che, finalmente, veniva affrancata dalla nomea di “città delle incompiute” con la realizzazione, riprogettazione e riavvio di opere importantissime... Per quasi venti anni mi sono imposto il più rigoroso silenzio e astenuto da ogni intervento – sottolinea l’ex sindaco –, pur con il rammarico per la mancata prosecuzione di un progetto di rinascita della città, integrato, successivamente, dal sogno di realizzare un aeroporto nella valle del Mela, assolutamente necessario, a mio parere, per affrancare Messina dall’attuale isolamento».
Ma «adesso, comunque, le condizioni politiche mi sembrano diverse e, forse, si può riprendere il cammino ricominciando da due infrastrutture che considero baricentriche allo scopo: tram e metroferrovia.
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