Si sono fermati da ieri i lavoratori della “TirrenoAmbiente SpA” che da oltre 42 mesi non percepiscono i salari dalla società mista posta in liquidazione e di cui è socio di maggioranza il Comune di Mazzarrà. I 6 dipendenti, pur non pagati dal luglio 2019 hanno lavorato fino a ieri per mantenere e garantire i livelli di sicurezza della dismessa discarica. Adesso esasperati, hanno deciso di attuare lo sciopero motivando l'estrema protesta con il ricorso alla clausola dell'eccezione di “inadempimento ad adempiere alle prestazioni lavorative” a decorrere dal 23 gennaio. Il prefetto Cosima Di Stani, su richiesta del sindacato Fiadel rappresentato da Ferdinando Vento, ha convocato per oggi alle 15,30 una riunione per un approfondimento dei problemi rappresentati dalla segreteria provinciale Fiadel e dallo stesso liquidatore della TirrenoAmbiente S.p.A. avv. Francesco Cucinotta. Alla riunione, oltre al sindaco Carmelo Pietrafitta, è stato convocato il dirigente generale del Dipartimento Acqua e rifiuti dell'Assessorato all'Energia.
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