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Messina, la vera svolta non arriverà mai dal Pnrr

Per la città e lo Stretto il Piano nazionale di ripresa e resilienza è già di fatto una grande occasione sprecata

Premessa: vorremmo essere smentiti. Ci auguriamo fortemente che qualcuno (a Roma, a Palermo, a Messina) ci dica che stiamo sbagliando, che non è vero niente, che il Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche senza il Ponte e le opere ad esso collegate, trasformerà l’area dello Stretto...
Il Pnrr, in realtà, non affronta in alcun modo le questioni di vitale importanza per Messina, a partire dal capitolo decisivo dell’infrastrutturazione e dalle misure per fronteggiare le emergenze di spopolamento e desertificazione produttiva del territorio. Non c’è traccia di stanziamenti, di investimenti, di progetti che cambino sul serio le prospettive, che davvero riportino Messina e lo Stretto “al centro del Mediterraneo”, come recita uno slogan, purtroppo, trito e ritrito.
Prendiamo il nostro porto, il primo in Italia per traffico di passeggeri, nella top ten degli scali italiani per crocerismo. Ebbene, come confermato dalla ponderosa documentazione lasciata nello scorso autunno come ultimo atto della gestione (assolutamente negativa) dell’ex ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, il porto di Messina non viene quasi toccato (tranne qualche briciola, destinata all’elettrificazione delle banchine) dalla pioggia di finanziamenti che riguardano tutte le altre Autorità di sistema. Si pensi a Genova che, oltre ai miliardi di euro ricevuti negli ultimi anni, avrà in dote un altro mezzo miliardo per la diga foranea. Si pensi a Trieste che avrà oltre 400 milioni di euro e in più il progetto di riqualificazione del porto storico. È vero, una parte consistente (Giovannini indicò una percentuale del 46% per cento sull’importo totale) dei fondi riguarda i porti del Sud, ma in Sicilia principalmente ne verranno beneficiati Augusta, Catania, Palermo, mentre una bella fetta di risorse l’hanno intercettata i porti campani e pugliesi, oltre a Ravenna ed Ancona (Centro Italia).

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