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Quanto è più cara la vita a Messina

La fotografia del costo della quotidianità in città: è la terza al Sud per incremento dell’inflazione in un anno. Dagli indici dei prezzi al consumo al mercato immobiliare, le bollette e la Tari. Aumento monstre dell’energia elettrica. Ma il caffè è il più conveniente d’Italia

La consolazione è che Messina non è la città più cara della Sicilia, perché Catania e Palermo la precedono. Ma l’altro lato della medaglia dice che è la terza città del Sud in cui il costo della vita è aumentato maggiormente nell’ultimo anno, diciassettesima in tutta Italia. Dal dicembre 2021 al dicembre 2022 la spesa annua dei messinesi è aumentata di 2.651 euro, con un’inflazione cresciuta del 13,9 per cento, contro una media nazionale dell’11,6. Questi numeri, incrociati con i nuovi indici dei prezzi al consumo elaborati dal Comune e con altri dati pubblicati negli ultimi mesi, fotografano qual è il reale costo della vita a Messina.

I prezzi al consumo

Quanto tutto sia diventato più caro ce lo racconta l’ufficio statistica del Comune, che, elaborando i dati Istat, rende noti gli indici dei prezzi al consumo. Gli ultimi sono quelli di dicembre e rivelano che, a fronte di un aumento dei prezzi del +0,6% rispetto a novembre, si registra un incremento “tendenziale”, cioè rispetto al dicembre 2021, del +13,9%. Aumenta pressoché tutto, nel “paniere”: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+13,1%), bevande alcoliche e tabacchi (+2,3%), abbigliamento e calzature (+3,5%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+67,1%), mobili, articoli e servizi per la casa (+6,6%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%), trasporti (+7,5%), ricreazione, spettacoli e cultura (+2,6%), istruzione (+1,5%), servizi ricettivi e ristorazione (+6,9%), altri beni e servizi (+3,6%).

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