Rischiano di cadere nella rete srotolata dai truffatori online migliaia di messinesi clienti di Poste Italiane. Molti, da qualche giorno a questa parte, stanno ricevendo mail che solo con una buona dose di accortezza e prudenza non vengono aperte, magari seguendo alla lettera i “passaggi” suggeriti dagli hacker di turno. “Non possiamo elaborare le ultime spese di spedizione!”: è questa l’intestazione di un messaggio di posta elettronica visibile nelle “caselle”. A darvi sostanza sono il logo dell’azienda pubblica che si occupa di servizi postali, bancari e di telecomunicazione, nonché di telematica pubblica, perfettamente identico all’originale e una stringa in blu, nella parte sottostante, recante la scritta “www.poste.it @2023. Poste.it”. In mezzo, l’oggetto del contendere: «Gentile cliente, il vostro pacco numero [IT2023B7943] è in fase di elaborazione. Per consentirci di consegnare il vostro pacco, all’importatore verrà addebitato il costo dell’Iva. In base alle normative doganali vigenti, tutte le importazioni provenienti da paesi non appartenenti all’Unione Europea con un valore commerciale superiore a 49,99 euro è imponibile, indipendentemente dal tipo di merce». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina