È caccia aperta a spazi che possano diventare classi per le diverse scuole che dovranno essere rimesse a nuovo nel prossimo biennio. Una doppia ricerca, da parte del Comune ma anche della Città Metropolitana, rispettivamente, per gli istituti dall’Infanzia alle medie inferiori e per le superiori. L’ultimo “appello” in ordine di tempo è quello della ex provincia che ha dato tempo sino al prossimo 16 gennaio per la presentazione della manifestazione d’interesse di privati che possano mettere a disposizione locali da poter adattare a scuole “volano”. Sarebbero gli spazi da utilizzare transitoriamente dalle scuole dove saranno in corso di realizzazione gli importanti lavori dimessa in sicurezza con fondi Pnrr. Palazzo dei Leoni deve trovare aule per i licei Archimede, Seguenza e Maurolico. Il fabbisogno di aule “extra” è di una cinquantina, diciamo una quindicina ciascuno. Non un numero più alto perché durante la fase di cantierizzazione il trasferimento degli studenti avverrà per gruppi di classi, e non ci sarà la chiusura in blocco. E allora la Città Metropolitana cerca almeno una quarantina di classi (una decina le avrebbe già a disposizione) per creare questo bacino dove far spostare le classi le cui aule saranno interessate dai lavori. Nel bando non si far riferimento a zone specifiche della città, ma solo al fatto che l’affitto avrebbe durata triennale, che gli spazi devono essere adatti a ospitare istituti scolastici, in regola con le norme di sicurezza e, fra le altre cose, con uno spazio di almeno 1,96 metri quadri a studente. Al di là della verifica sul mercato, da mesi sono in corso interlocuzioni anche con istituti scolastici privati che possano avere aule in esubero. Ed è per questo che c’è parecchio ottimismo fra i corridoi di Palazzo dei leoni. Dove, intanto, la marcia di avvicinamento all’avvio dei tre cantieri passa dalla pubblicazione dei bandi per l’appalto integrato (progettazione esecutiva e costruzione) che dovranno individuare chi si ne dovrà occupare. Dopo il rinvio a settembre dei termini entro i quali deve esser definita l’obbligazione giuridicamente vincolante, la prospettiva è quella che entro la fine di febbraio possano essere messi a gara i tre bandi e che quindi a giugno possano partire i lavori. Questo vuol dire che questo anno scolastico potrà concludersi senza scossoni e traumi, che durante l’estate, senza studenti e lezioni, il cantiere potrà lavorare a pieno regime e che a settembre, alla ripresa, una quindicina di classi di ciascun liceo possano essere delocalizzate in altra sede. E non è affatto escluso che, in un’unica sede, se particolarmente capiente, possano trovare posto anche studenti di scuole diverse. Vicina, lontana che sia dal plesso principale, la succursale sarà temporanea. Per quanto tempo? Le stime, dicono dagli uffici della Città Metropolitana coordinati da Biagio Privitera, vanno dai due anni ai due anni e mezzo in base alla diversa tipologia di interventi necessari ai licei Maurolico, Seguenza e Archimede.