Sarà necessario un ulteriore intervento finanziario da parte della Regione siciliana per lo smaltimento del percolato prodotto dall’ex discarica di contrada Zuppà gestita, fino al novembre 2014, dalla società Tirrenoambiente. La necessità dell’intervento deriva da una comunicazione al Comune da parte della stessa società, nella quale informava l’ente che, «trovandosi nell'assoluta impossibilità di attuare direttamente un regolare servizio di smaltimento del percolato, le vasche di accumulo e stoccaggio del refluo raggiungeranno il colmo», paventando un possibile sversamento, «scenario, questo – prosegue la nota dell’ex gestore – che solo un intervento di somma urgenza, tendente alla proroga, senza soluzione di continuità, del servizio di smaltimento potrà scongiurare». Com’è noto uno sversamento si verificò il 5 aprile del 2017 quando, il distacco delle pompe di sollevamento del percolato finì per avere effetti disastrosi. Il livello del percolato accumulato alla base della montagna di rifiuti si innalzò, provocandone la fuoriuscita incontrollata. Dopo i sopralluoghi da parte dei tecnici comunali, «si è ravvisata l'imminente necessità di continuare il servizio di smaltimento del percolato in questione, senza soluzione di continuità almeno fino al 25 marzo 2023, per poter scongiurare sversamenti nel periodo di maggiore piovosità che normalmente su questo territorio avviene nel periodo invernale fino a metà marzo».
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