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Barcellona, si sgonfia inchiesta anti-prostituzione: assolto l’ex arciprete di Pozzo di Gotto

Cade l’accusa di favoreggiamento nei confronti di don Domenico Siracusa e due donne

Don Domenico Siracusa

Tutti assolti dal Tribunale di Barcellona con la formula più ampia l’ex arciprete, assieme a due donne, inizialmente accusati di favoreggiamento della prostituzione di ragazze colombiane, cubane e marocchine, che avevano preso in affitto tre appartamenti di una palazzina di via Spiaggia di Ponente a Milazzo, nei quali esercitavano attività di meretricio fino al 2016 quando poco prima della primavera di quell'anno scattò il blitz della polizia che poi generò il procedimento giudiziario che si è concluso venerdì sera. I giudici, presidente Antonino Orifici, Noemi Genovese e Mariacristina Polimeni, hanno assolto, perché «il fatto non sussiste», l’ex arciprete di Pozzo di Gotto, padre Domenico Siracusa di Barcellona, il quale compirà 89 anni il prossimo 23 dicembre, proprietario di due mini appartamenti concessi in affitto con regolare contratto e con canone che nel processo è stato ritenuto congruo e non eccessivo per come invece era stato evidenziato nel corso delle indagini, nei cui locali – all’insaputa del sacerdote così come emerso durante il dibattimento – si esercitava attività di prostituzione; assolta anche la brasiliana Patricia Madalena La Paz, 41 anni che risiedeva a Milazzo, trasferitasi a Catania, intestataria del contratto d’affitto dei locali di proprietà del parroco, dati in subaffitto alle “colleghe” straniere subentrate nei due immobili di Ponente. Assolta «per non aver commesso il fatto» anche Giuseppina Lembo, 45 anni, di Barcellona che all’epoca lavorava in una rosticceria di Milazzo. Quest’ultima accusata di aver fatto da intermediaria per la locazione e riscossione dei canoni di locazione di un terzo immobile di proprietà della milazzese Rosaria Rita Filice, ex impiegata del Comune di Milazzo: giudicata in precedenza con separato giudizio, è stata già assolta con sentenza definitiva.

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