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Sanità, il calvario delle liste d’attesa in provincia di Messina: servizio pubblico alla deriva

In provincia di Messina prenotare una visita specialistica è ormai un miraggio. Cittadinanza attiva: «All’ospedale di Milazzo operano in tempi brevi solo i pazienti gravi. Gli altri in fila. E può trascorrere anche un anno»

L'ospedale Fogliani di Milazzo

Nei giorni scorsi abbiamo affrontato il problema delle lunghe attese che gli utenti devono sopportare per poter fare una visita nella struttura pubblica Asp. Una situazione che ha indignato parecchio la comunità ma che non ha provocato alcun riscontro né da parte della politica, a qualsiasi livello, né ha determinato un intervento da parte degli stessi vertici dell’Azienda sanitaria messinese al fine di risolvere (sarebbe forse pretendere troppo) o quantomeno migliorare la gestione di queste prestazioni, perché altrimenti davvero la sanità pubblica, almeno quel che resta, rischia di non avere più un futuro. Il cittadino, infatti, pur di evitare guai per la propria salute è anche pronto a rinunciare al cibo e rivolgersi ad una struttura privata per avere contezza della propria situazione quando scattano campanelli d’allarme. E, si badi bene, il problema degli appuntamenti fissati dai cortesi addetti del call center che gestisce il servizio prenotazione per conto dell’Asp, non riguarda solo il cittadino, ma anche gli stessi sanitari. Nei giorni scorsi un medico di famiglia ha telefonato per prenotare una visita specifica per una sospetta patologia al colon di un suo paziente e pur rappresentando l’urgenza si è sentito rispondere che la prima data utile era febbraio 2023.

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