S’è chiuso con una dura condanna il processo per l’incidente mortale avvenuto il 31 marzo 2019 in via D’Anfuso, nel quale perse la vita il 24enne Gianluca Cerra. L’Honda Sh 300 a bordo del quale si trovava il giovane si scontrò con la Fiat Idea condotta dal 31enne Pippo Iovino. Il centauro dopo il terribile impatto morì.
Il giudice monocratico Adriana Sciglio ha inflitto 5 anni di reclusione a Iovino, accusato di omicidio stradale aggravato, oltre alla pena accessoria della revoca della patente di guida. L’accusa aveva chiesto la condanna a 6 anni. L’automobilista è stato assistito dall’avvocato Enzo Grosso, mentre ieri per i numerosi familiari sono intervenuti come parte civile gli avvocati Giovanni Calamoneri, Vincenzo Trimarchi e Antonella Russo. Come responsabile civile s’è costituita in giudizio, con l’avvocato catanese Massimiliano Di Stallo, anche la compagnia assicurativa Allianz, che copriva la polizza dell’auto guidata da Iovino. Diversi i risarcimenti immediati decisi dal giudice a carico dell’automobilista, in solido con la compagnia assicurativa, a favore dei familiari, con provvisionali piuttosto cospicue, tra i 100mila e i 40 mila euro a seconda del grado di parentela.
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