Prenota una visita all’Asp per problemi di osteoporosi, ma la prima data disponibile è il 2024 per il Policlinico, addirittura la fine dello stesso anno se si sceglie la struttura ospedaliera di Patti. Una cosa assurda che diventa ancor più paradossale, scandalosa e inaccettabile se il soggetto che ha fatto richiesta è un malato di tumore che deve seguire quindi anche dei controlli specifici legati a possibili conseguenze della patologia.
A denunciarlo in una lettera inviata al neo assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, la consigliera comunale di Pace del Mela, Angela Bianchetti. «Essere malati di tumore è una colpa per la Sanità siciliana? – esordisce –. Ritengo di no. E anzi migliorare i servizi ai cittadini e riorganizzare le strutture sanitarie, al fine di renderli sempre più efficienti e “a misura di paziente è doveroso”. Il malato di tumore – si legge nella missiva – ha diritto (cod. 048) all'esenzione del pagamento del ticket per farmaci, visite ed esami appropriati per la cura di cui è affetto, delle eventuali complicanze, per la riabilitazione e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti. Questo in Sicilia però non viene rispettato. Si parla tanto di sanità e come al solito si sentono solo parole e niente fatti».
La consigliera, che spesso ha affrontato battaglie per i propri concittadini costretti a fare la chemio, stavolta fa riferimento alla sua situazione personale. «Abito a Pace del Mela un comprensorio martoriato dall’inquinamento – afferma – e a causa di problematiche derivanti della mia patologia su consiglio dei medici che mi seguono, come da prassi, ho contattato nei giorni scorsi il numero verde per prenotare una visita da fare al più presto per problemi di osteoporosi. Scoprendo che l’appuntamento in ambulatorio del Policlinico mi viene prenotato dopo il 2024, invece all’ospedale di Patti alla fine del 2024, cioè fra due anni.
Quindi, chi come me ha la disgrazia di avere queste patologie e altro ancora, è costretto a rivolgersi a strutture private e pagando profumatamente, i tempi per i controlli si aggirano a qualche settimana. Ma oggi non è più possibile dover sborsare somme quando si vive di uno stipendio o una piccola pensione. Come dire: o mangi o ti curi».
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