Ergastolo per Domenico Virga, boss cinquantottenne di Gangi, per l’omicidio di Francesco Costanza, picciotto di Tusa ammazzato in località Cartolari, tra Acquedolci e San Fratello, la mattina del 29 settembre 2001. È la richiesta che i sostituti procuratori della Dda Fabrizio Monaco e Francesco Massara hanno formulato davanti alla Corte d’assise presieduta dal giudice Massimiliano Micali, a latere Giuseppe Miraglia. Virga viene considerato dall’accusa uno dei capi di Cosa nostra palermitana, nipote e successore al comando del “padre grande” Giuseppe Farinella, per decenni capo indiscusso del mandamento di San Mauro Castelverde. Determinanti, per la richiesta della pena, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Nino Giuffrè, braccio destro di Provenzano, Carmelo Bisognano, barcellonese, e Carmelo Barbagiovanni, del clan dei Batanesi di Tortorici. L’udienza è stata rinviata al 21 dicembre, quando a intervenire in aula saranno gli avvocati Salvatore Silvestro, del Foro di Messina, e Debora Speciale, del Foro di Palermo.