Definitive le 14 condanne in appello contro i “furbetti del cartellino” del Comune di Furci Siculo. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili tutti i ricorsi presentati dai difensori di nove imputati contro la sentenza di secondo grado del dicembre 2021, che ha confermato o rideterminato 14 condanne su 20 del primo verdetto del 2020 e assolto sei imputati.
Restano immutate, dunque, le pene per Grazia Andronico (un anno e un mese), Rosa Briguglio (un anno e sei mesi), Carmelo Caminiti (un anno e due mesi), Silvana Chillemi (un anno e due mesi), Monica Beatriz Foti (un anno e due mesi), Antonietta Interdonato (un anno e due mesi), Santa Lino (un anno e un mese), Paul Manuli (un anno e quattro mesi), Nunziata Paccione (un anno e un mese), Lucia Riggio (un anno e due mesi), Maria Concetta Salicola (un anno e un mese), Rosaria Sgroi (un anno e due mesi), Angelo Siti (un anno e dieci mesi) e Maria Antonia Toscano (un anno e sei mesi). Andronico, Lino, Sgroi, Siti e Toscano non hanno presentato ricorso in Cassazione. I reati contestati ai dipendenti, per il periodo tra il 22 giugno e il 23 luglio 2015: truffa aggravata e falsa attestazione della presenza in servizio, per essersi allontanati dal posto di lavoro senza timbrare il badge, aver affidato a colleghi la timbratura del proprio tesserino o aver lasciato il Municipio per motivi di servizio ma senza autorizzazione. Le indagini erano state condotte dal Commissariato di Taormina dopo la denuncia dell’allora sindaco Sebastiano Foti e sfociarono nel 2016 nel blitz in Municipio con la notifica di 65 misure cautelari.
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