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Messina, il lavoro tra le emergenze più delicate

Dal Report Caritas 2022 emergono alti tassi di inattività. Disoccupazione giovanile cresciuta del 20% in 15 anni

Un'analisi dentro il più ampio recinto del “Report Povertà 2022” della Caritas diocesana di Messina, dedicata completamente al lavoro, offre uno spaccato di come la nostra provincia presenti ancora oggi un quadro occupazionale particolarmente grave: bassi tassi di attività (che indicano una scarsa partecipazione delle persone in età da lavoro al mercato e quindi di una grossa quota di popolazione inattiva che pesa su una ristretta base di occupati), associati ad alti tassi di disoccupazione e ridotti livelli di occupazione, che nel caso di giovani e donne individuano vere e proprie traiettorie di esclusione sociale.
«Oltre a esservi una grande porzione di soggetti che si ritirano dal mercato del mercato del lavoro perché ormai scoraggiati, ve n’è anche una buona parte che, pur continuando a cercare lavoro, non riesce a trovarlo, mentre la quota di chi ha un impiego è davvero esigua - spiega Domenica Farinella, professoressa associata di Sociologia dei processi economici del lavoro del Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche dell'Università di Messina –. La situazione del mercato del lavoro appare ancora più drammatica se si considera che la qualità dell’occupazione è peggiorata negli ultimi anni, con una progressiva precarizzazione che ha significato allargamento dell’informalità e dei “cattivi” lavori. Questo territorio già nel 2019 era caratterizzato da forti difficoltà che la crisi provocata dalla pandemia ha sicuramente aggravato».

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