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Messina, sì da Roma al Piano di Riequilibrio. Ora la Corte dei Conti

È arrivato il via libera da parte della Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali. L’organismo che, ai sensi dell’art. 115 del “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali”, esercita funzioni consultive e di controllo in merito a problematiche di finanza locale, ha esaminato nella riunione dello scorso 7 ottobre il Piano pluriennale di riequilibrio finanziario presentato da Palazzo Zanca. Il nulla osta da Roma non chiude definitivamente la lunga e complessa partita che vede il Comune di Messina lottare, ormai da più di un decennio, contro l’incubo del “default”, ma sicuramente contribuisce a mettere un punto fermo. Ora la palla torna alla Corte dei Conti regionale che, a questo punto, potrà pronunciarsi senza più palleggi di documenti tra Palermo e Roma.
Si dice soddisfatto il sindaco Federico Basile, soprattutto per i tempi: «Il 27 luglio abbiamo trasmesso a Roma il Piano approvato dal Consiglio comunale, a ottobre è stato esaminato, e ora è stato riconsegnato alla Corte dei Conti. Sono trascorsi meno di cinque mesi, mentre prima, purtroppo, ci sono voluti due anni. La Commissione ministeriale ha preso atto della rimodulazione del Piano del 2018, dell’abbattimento della massa debitoria ridotta da 550 a 142 milioni di euro, e ci ha sostanzialmente detto di proseguire su questa strada».

La Commissione europea Intanto, Messina riscopre la sua anima “europeista”, in un intreccio di progetti, di incontri e di rapporti tra Bruxelles e lo Stretto. La nostra città è stata scelta come sede della riunione annuale di riesame tra la Commissione europea e gli Stati membri interessati all’attuazione dei programmi cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei. Una scelta non di poco conto. Prima dello stop imposto dalla pandemia, nel 2019 la riunione si era tenuta a Trieste, e nei due anni precedenti a Matera e a Roma. «Siamo orgogliosi – ha detto il sindaco – della designazione di Messina come sede per questa importante occasione di confronto tra tecnici ed esperti, che hanno fatto il punto sullo stato dei negoziati e dei relativi indirizzi strategici».

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