C’è un cantiere, il più importante cantiere della città, fermo da mesi. E c’è una decisione ormai imminente, che non può più attendere più di tanto. Il Comune deve decidere cosa fare con il porto di Tremestieri e la sensazione e che stavolta i tempi siano maturi. Non aiutano i continui rinvii dell’udienza ex articolo 700 che vede contrapposti, in Tribunale, il Comune stesso e l’impresa che cinque anni fa si aggiudicò definitivamente l’appalto, la Nuova Coedmar.
E dire che l’ex articolo 700 si applica per i casi urgenti, per quei casi in cui la parte ricorrente – l’impresa, nella fattispecie – ritiene possa esserci «pregiudizio imminente ed irreparabile», al punto da non poter attendere i tempi della giustizia ordinaria. Il ricorso della Nuova Coedmar si concentra, sostanzialmente, sulle somme che il Comune ha iniziato a “trattenere” nei confronti dell’impresa, di fronte agli enormi ritardi accumulati negli ultimi anni. L’udienza si sarebbe dovuta tenere inizialmente a settembre, poi alcuni rinvii, fino a quello di ieri: altri sette giorni, per alcuni tecnicismi.
Non è necessariamente legata al contenzioso aperto in Tribunale la decisione che il Comune dovrà assumere sul futuro del cantiere, ma è chiaro che l’esito dello stesso può rappresentare una carta da giocarsi da una parte e dell’altra. Ecco perché non è difficile pensare che comunque si attenderà la decisione del giudice su una questione solo formalmente parallela.
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