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Messina e la grande sfida dell'Hub dello Stretto: novembre mese cruciale per il polo tecnologico

Dovrebbe costituire uno dei più importanti Centri di ricerca scientifica e di nascita di start-up del Meridione, ma anche rappresentare un’occasione irripetibile per riqualificare una porzione del centro urbano che da decenni versa in condizioni inaccettabili.

Novembre sarà un mese importante per uno dei progetti considerati più “sfidanti” e qualificanti degli ultimi anni a Messina: l’I-Hub dello Stretto. Al momento, è solo una sigla, che può anche dire poco o nulla.

In realtà, quel nome in inglese sta a indicare il nuovo Polo di innovazione tecnologica che dovrebbe costituire uno dei più importanti Centri di ricerca scientifica e di nascita di start-up del Meridione, ma anche rappresentare un’occasione irripetibile per riqualificare una porzione del centro urbano che da decenni versa in condizioni inaccettabili.

Lo abbiamo scritto più volte: già il fatto stesso di poter avviare un processo di rigenerazione urbana nella zona della cortina del porto giustifica un progetto che, comunque, si pone obiettivi ancor più ambiziosi. E costituisce il “fiore all’occhiello” della programmazione portata avanti dall’assessora Carlotta Previti, con il supporto prima del sindaco Cateno De Luca, poi di Federico Basile. Un progetto, quello dell’Innovation Hub, che vede lavorare fianco a fianco Comune e Università di Messina.

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