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Milazzo, progetto “Gigliopoli”: fondazione al bivio

La difficile eredità storica raccolta dal Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Lucifero

La sede della Fondazione Lucifero di Milazzo

Prosegue la mobilitazione in città per trovare una soluzione finalizzata a salvare il progetto “Gigliopoli” che ha avuto apprezzamenti anche da parte di Cecilia Strada e Vauro Senesi, ospiti della manifestazione promossa dall’associazione “Città Invisibili”, che, dopo una visita nei terreni della Fondazione, hanno espresso il loro plauso a coloro che hanno creato una iniziativa cosi importante e preziosa per i più deboli.
Il nodo riguarda la scadenza del contratto con l’associazione “Il Giglio”, ma nel concreto il vero problema è pratico: ovvero chi potrà dare continuità ad un progetto che è stato creato e sviluppato nel tempo dall’associazione presieduta da Vincenzo Scaffidi. Tra l’altro, come ha anche sottolineato tra le righe uno dei componenti del Cda, padre Santino Colosi, oggi l’Ipab “Lucifero” è alle prese con una grave situazione economica, non solo di liquidità determinata da diversi contenziosi aperti e da crediti che non sarebbero stati riscossi dagli affittuari dei terreni ubicati nel promontorio. Proprio questa situazione avrebbe “ingessato” l’attività condizionando anche le scelte da adottare. E forse è proprio questa la ragione che continua, nonostante in città, vi sia un dibattito aperto da settimane, a indurre il Consiglio di amministrazione a rimanere in silenzio. E non è escluso che ciò sia determinato da possibili diversi orientamenti dei quattro attuali componenti. Già, quattro componenti. Perché paradossalmente continua a mancare la quinta nomina dopo la designazione da parte del precedente provveditore della prof. Rosalia Schirò al posto della dimissionaria preside Delfina Guidaldi.

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