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L'arresto del sindaco Sidoti a Montagnareale, “feudo” politico di famiglia da 37 anni

La gestione amministrativa risale al padre Antonino, sindaco dal 1985 al 1998 e poi ancora dal 2003 al 2008

È una vera e propria “dinastia” politico amministrativa quella che lega i Sidoti alla provincia messinese ed in particolare al territorio nebroideo. Negli ultimi 19 anni, dal 2003 ad oggi, il comune di Montagnareale è stato infatti amministrato da componenti della stessa famiglia. Al papà Antonino Sidoti, già sindaco ai tempi della Democrazia cristiana dal 1985 al 1998 e poi di nuovo dal 2003 al 2008, succedette la figlia Anna, amministratrice del centro montano per due mandati fino al 2018 quando la fascia tricolore passò al fratello Rosario.

Laureato in economia, alla guida del comune di Montagnareale Saro Sidoti è giunto con quasi il 60% delle preferenze espresse dai cittadini, dopo una lunga attività politica connotata dall’appartenenza nell’Udc, di cui è stato componente anche nella direzione nazionale.
Tra il 2006 e il 2008 ha quindi ricoperto la carica di assessore alle attività imprenditoriali dell’ex provincia regionale di Messina poi dal 2008 al 2013 è stato capogruppo tra gli scranni dell’allora consiglio provinciale.
Imprenditore e dottore commercialista, iscritto al registro dei revisori contabili, ha tentato nel 2012 l’elezione all’Assemblea regionale siciliana e nel 2013 al Senato, mancata in entrambi i casi per un soffio.

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