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Santo Stefano di Camastra: rischia di soffocare, 60enne salvata in extremis

Quando anche i secondi fanno la differenza fra la vita e la morte lo si è ben constatato in un intervento di estrema emergenza avvenuto ad opera del personale del locale Pte del “118” quando una chiamata di soccorso segnalava le gravi condizioni di una sessantenne nella via Umberto, che soffocava per avere ingerito del cibo che aveva ostruito le vie respiratorie.

Tempestiva la corsa dell'ambulanza con a bordo il dott. Antonino Puglisi e gli aiuti Antonio Scuderi e Biagio Tita, che in 3 minuti ha raggiunto l'abitazione della paziente che, nel frattempo, era diventata cianotica e già in arresto cardiocircolatorio.
Immediate le manovre di rianimazione a cui hanno anche collaborato in modo determinante il dott. Alessandro Amoroso, coordinatore infermieristico terapia intensiva dell'ospedale “Giglio” di Cefalù, e la soccorritrice del “118” fuori servizio Cetty Catanzaro, che per caso si trovavano nei pressi, e hanno prestato la loro opera alla signora già da più di un quarto d'ora in grave pericolo di vita. La donna, grazie al tempestivo intervento, si è ripresa dopo un energico massaggio che ha determinato lo spostamento del materiale occlusivo liberando le vie respiratorie e consentendo quello che si può definire il ritorno alla vita con grande sollievo degli stessi operatori che si erano trovati innanzi ad un caso disperato.

Il combinarsi di più fattori come il tempestivo intervento del “118”, e la presenza casuale della Catanzaro e di Amoroso, ha favorito la soluzione del caso nel migliore dei modi. La sessantenne è stata poi accompagnata all'ospedale di S.Agata di Militello per un ulteriore controllo delle sue condizioni, ma era già fuori pericolo

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