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Abuso d'ufficio, assolto in appello l'ex procuratore di Catania Petralia

Era accusato di aver favorito un amico imprenditore facendo prescrivere un'inchiesta

Carmelo Petralia
L’ex procuratore di Ragusa e poi procuratore aggiunto di Catania Carmelo Petralia, oggi in pensione, è stato assolto dalla corte d’appello di Messina con la formula “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di abuso d’ufficio. In primo grado invece, per gli stessi fatti, il gup Fabio Pagana nei mesi scorsi lo aveva condannato a un anno, pena sospesa. L’ipotesi d’accusa originaria era legata a un caso d’abuso d’ufficio perché l’ex magistrato avrebbe volontariamente omesso di indagare su un amico, l’imprenditore Giovanni Giudice, accusato in origine di tentata estorsione in un’indagine della Finanza, non esercitando per 6 anni l’azione penale e facendo così prescrivere così l'inchiesta a suo carico. L’imprenditore Giudice in quel contesto era indagato per reati fiscali relativi a false fatturazioni.
Davanti al collegio d’appello presieduto dal giudice Alfredo Sicuro, il sostituto procuratore generale Santi Cutroneo aveva invece chiesto la conferma della condanna a un anno. Una tesi su cui non era ovviamente affatto d’accordo il difensore di Petralia, l’ex magistrato e oggi avvocato Marcello Maddalena, il quale nel suo intervento aveva sostanzialmente ribadito come in quella specifica circostanza l’operato di Petralia fosse stato perfettamente corretto.

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