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La corsa al Papardo e quel mix fatale di cocaina ed eroina: 49enne a giudizio a Messina

Un 49enne che dovrà rispondere davanti al giudice di cessione di cocaina ed eroina e “Morte come conseguenza di un altro delitto”

«Su segnalazione della sala operativa alle ore 16:30, questo equipaggio si portava presso il nosocomio Papardo ove era giunta una salma priva di documenti».
I poliziotti della volante Nord il pomeriggio del 31 luglio 2020 erano di turno come sempre insieme agli altri colleghi e giravano per la città, quando arrivò la comunicazione via radio. C’era un morto al Papardo, bisognava andare a controllare. Forse se lo immaginarono già durante il tragitto, si dissero “sarà una storia di droga”. E così era. Due uomini che si erano iniettati cocaina ed eroina erano finiti in ospedale, uno aveva accompagnato l’altro, che però non ce l’aveva fatta.
È questo il triste canovaccio giudiziario che s’è trovato davanti ieri mattina il gup Fabio Pagana, con la conclusione finale di un rinvio a giudizio. Il giudice ha infatti deciso la celebrazione del processo per il 49enne Natale Viola, che era accusato di cessione di una quantità imprecisata di cocaina ed eroina, e poi dell’art. 586 c.p., ovvero “Morte come conseguenza di altro delitto” per il decesso del 48enne Giovanni Furone, che morì quel giorno in ospedale (in questo caso la morte come conseguenza della cessione di droga, n.d.r.).
Per l’uomo, che è stato assistito dall’avvocato Fortunato Strangi, il processo inizierà l’8 marzo del 2023 davanti al giudice monocratico del tribunale.
I poliziotti, ascoltando Viola, ricostruirono le ultime ore passate insieme dai due uomini.

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