L’incidente probatorio sul duplice omicidio di Camaro San Luigi del 2 gennaio scorso adesso può considerarsi concluso. Gli atti tornano in Procura, a breve quindi si dovrebbe registrare l’atto di chiusura delle indagini preliminari.
Ieri mattina s’è tenuta infatti davanti al gip Fabio Pagana, l’udienza relativa al secondo incidente probatorio, che verteva sulle tracce rinvenute sullo zerbino trovato davanti l’abitazione del killer Claudio Costantino e sul motorino di una delle due vittime, Giovanni Cannavò, ucciso insieme a Francesco Portogallo, e anche sui frammenti di asfalto-cemento prelevati nei pressi della porta di ingresso dell’abitazione di Costantino, che è stata teatro del duplice delitto.
All’udienza hanno preso parte il pm Giulia Falchi, gli avvocati Cinzia Panebianco e Angela Martelli per le parti offese, i familiari delle due vittime, e l’avvocato Filippo Pagano, anche in sostituzione del prof. Carlo Taormina, che assiste Costantino.
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