«L’Autorità di sistema portuale dello Stretto ambisce a diventare pilota nazionale nel settore della transizione energetica ma anche della transizione digitale, diventando partner di un nuovo modello di sviluppo incentrato sui territori intelligenti (“smart landscape”)». Era, ed è, l’obiettivo primario che il presidente Mario Mega ha fissato fin dai primi giorni dell’insediamento alla guida dell’Authority. E il Documento di pianificazione energetica ed ambientale (“Deasp”), adottato ieri, va proprio in tale direzione. È uno strumento che contiene le strategie e le iniziative di breve e medio-lungo termine dell'Ente in materia di sostenibilità energetica ed ambientale in coerenza con le politiche nazionali ed europee in materia di riduzione delle emissioni di CO2. Il “Deasp” è frutto di un accurato lavoro del partenariato tecnico-scientifico composto, oltre che dai tecnici dell'Autorità di sistema, dal Dipartimento di Ingegneria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, dal Cnr Itae di Messina e dall’Enea di Palermo, con la collaborazione anche degli esperti di “Rina Consulting” e di “Sinloc”.
«Questo Documento – spiega il presidente Mega – indirizzerà da ora in poi le scelte energetico-ambientali dell'Autorità di sistema portuale verso la realizzazione tra Calabria e Sicilia di un polo di porti sostenibili, con autosufficienza energetica, resilienti e a basse emissioni di gas serra e di CO2 (meno 15% nel medio periodo) a vantaggio della salute e del benessere dei lavoratori e della popolazione. Nelle aree portuali è previsto lo sviluppo di servizi innovativi dai bassi impatti ambientali con una riduzione dei costi di gestione e con l’obiettivo finale di far crescere la produzione di energia da fonti rinnovabili e la creazione di una comunità energetica dell’Area dello Stretto che coinvolga anche soggetti privati dei territori confinanti con i porti».
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