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Barcellona, ricovero disabili: il Comune cita l’Asp e chiede il rimborso di 620.000 euro

Finisce davanti al Tribunale la vicenda delle rette anticipate dal 2014 al 2020. Invocato il precedente dell’azienda sanitaria di Agrigento

Il Comune di Barcellona, così come deliberato dalla Giunta municipale presieduta dal sindaco Pinuccio Calabrò, ha citato in giudizio, con atto dell'avvocato Carmelo Mazzeo, l'Asp – l'Azienda sanitaria provinciale di Messina per richiedere alla stessa le somme di compartecipazione, pari al 40 %, delle rette pagate con anticipo da Palazzo Longano.
Si tratta delle spese sostenute con fondi a carico del Bilancio comunale tra il 2014 ed il 2020, necessarie per il costo del ricovero in comunità terapeutiche convenzionate di pazienti disabili psichici. Così come stabilito dai conteggi effettuati, atti alla mano, dagli uffici finanziari e del contenzioso, riportati nell'atto di citazione in giudizio dinanzi al Tribunale civile di Messina, redatto dall'avvocato Carmelo Mazzeo, l’Asp dovrebbe rimborsare al Comune di Barcellona, la somma complessiva di 619.992,80 euro, pari al 40 % della spesa netta sostenuta dal 2014 al 2020 dallo stesso Comune per un totale di 1 milione e 549.981,99 euro. A stabilire il rimborso percentuale dei costi delle rette di ricovero, oltre al quadro normativo, una specifica circolare del 26 giugno 2018 dell’Assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del lavoro. Circolare, questa, che stabilisce di rimborsare al Comune di Barcellona la quota “di tali rette per il ricovero dei disabili mentali in comunità alloggio”.

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