Nasce la “Biennale dello Stretto”. L’idea, coltivata negli anni dall’architetto Alfonso Femia e dalla professoressa Francesca Moraci, è diventata realtà. Dal 30 settembre al 4 ottobre, tra Messina e la Calabria, si svolgerà il grande evento che non vuol essere solo una, pur importante, vetrina dell’architettura contemporanea ma che acquista un rilievo ancora maggiore, con l’ambizione di trasformarsi in uno degli appuntamenti più importanti dell’area Euromediterranea. Scambio fecondo di saperi e di competenza, e anche proposte e progetti concreti, sull’una e sull’altra sponda.
La Biennale è anticipata dal contest dedicato ai giovani progettisti under 35, per il quale ci si poteva candidare entro il 29 agosto (termini scaduti, dunque), un’iniziativa che mira a individuare «la parola quale matrice progettuale, una chiave di lettura, dunque, per una sorta di instant project», come l’hanno definito gli organizzatori, alla quale associare disegni, fotografie, modelli progettuali. I finalisti della “challenge” potranno partecipare ai talk organizzati nel corso della cinque giorni della Biennale, instaurando un confronto diretto con architetti e urbanisti internazionali, che hanno già assicurato la loro presenza. Sarà un evento, dunque, importante anche dal punto di vista turistico.
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