«Il promotore, nel presentare la propria offerta con cui ha partecipato, ha anche ipotizzato di introdurre delle varianti migliorative con l’obiettivo di abbattere ulteriormente i rischi indotti esterni». Così il presidente dell’Autorità di Sistema Mario Mega a proposito del delicato capitolo della realizzazione di un deposito di gas naturale liquefatto nella zona di Pistunina.
Il promotore è la Edison spa, uno dei colossi italiani dell’energia, con 9 miliardi di euro di fatturato. A lei il compito di presentare la prima disponibilità che, dopo tutti i passaggi autorizzativi, servirà da modello sul quale realizzare, eventualmente, la gara d’appalto vera e propria.
«Dobbiamo approfondire il tema degli interventi migliorativi – dice Mega – per capire se sono utili recepirli nel progetto poi da porre alla base della gara sempre passando dalla conferenza dei servizi».
I residenti e non solo loro appaiono abbastanza agguerriti rispetto alla collocazione in un’area così fortemente antropizzata di un deposito di 10.000 metri cubi di Gnl. Temono che un qualsiasi incidente possa avere effetti devastanti. E temono anche che si possa creare una seconda area di veleni, dopo quella della zona Falcata.
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