«Abbiamo deciso di dire basta e chiedere di far luce sulla vicenda provocata dalla volontà di chi, per tanti anni, ha creato le condizioni per farci andare al voto utilizzando residenze fittizie e al contempo dannose per il comune». Con un manifesto apparso ieri mattina per le vie di Sant’Alessio Siculo, il consigliere di minoranza Giuseppe Riggio ha spiegato le ragioni per le quali ha presentato ricorso al Tar di Catania, come abbiamo anticipato nei giorni scorsi, per chiedere l’annullamento delle elezioni amministrative del 12 giugno, dalle quali è uscito sconfitto per 129 voti nella corsa a sindaco. Ricorso basato su due motivi, ossia presunte anomalie nella chiusura dei verbali dopo lo spoglio ma soprattutto elettori che secondo l’opposizione sono residenti fittiziamente in paese, almeno 258, di cui 154 sono andati alle urne: di questi, 78 hanno ottenuto l’iscrizione nelle liste elettorali negli ultimi due anni e mezzo e 41 nei primi quattro mesi del 2022, quasi tutti provenienti da Catania e provincia. Anomalia che viene ritenuta «la ragione preponderante e sicuramente più determinante della sconfitta».
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