Lo diciamo subito per evitare che sotto l’ombrellone possa scatenarsi la psicosi delle aule mancanti. L’avvio del prossimo anno scolastico non è a rischio e avverrà regolarmente. La questione della ricerca di nuovi spazi è da risolvere nei prossimi mesi in vista del clou dei lavori. La Città metropolitana di Messina è stata brava a fare incetta di finanziamenti europei e in particolar modo quelli del piano nazionale di ripresa e resilienza e grazie a questi fondi, in città, potrà mettere a nuovo tre importanti e frequentatissimi istituto scolastici superiori. Si tratta dei licei Maurolico, per il quale sono a disposizione 4,7 milioni di euro, Archimede nel quale saranno investiti 8,8 milioni di euro e il liceo Seguenza per i quale potranno essere spesi 4 milioni di euro. Totale 17,5 milioni a cui si devono aggiungere su altri capitoli, ma sempre legati a finanziamenti europei, i 14 milioni per il Verona Trento ( Pnrr regionale) e i 2,1 milioni per il Vittorio Emanuele III di Patti (React Eu). In pratica un portafogli complessivo di 33,6 milioni di euro. Nei tre licei cittadini, in tutti e tre, è prevista una profonda messa in sicurezza di strutture che viaggiano veloci verso il secolo di vita. Si tratta di messa in sicurezza sismica, perchè tutte hanno un minimo di deficit da colmare, e poi di ammodernamento degli impianti: da quello elettrico a quello di climatizzazione e riscaldamento con tanto di risparmio energetico anche grazie al fotovoltaico. Per completare i lavori in questi istituti servono, in media, due anni. Un termine che potrà essere ridotto dalle offerte migliorative delle aziende partecipanti, ma che certo non sarà contratto chissà quanto. Qual è il tema più caldo? Quello che la norma per la spesa di questi fondi del Pnrr, impone che entro il prossimo dicembre debba essere individuato l’operatore economico che realizzerà i lavori debba essere individuato. Quindi deve essere espletata una gara d’appalto, con ogni probabilità integrato ( cioè progettazione e realizzazione ) che deve concludersi nei prossimi 4 mesi. Un prossimo decreto del Ministero, che detterà il cronoprogramma di spesa, oltre che confermare la scadenza di San Silvestro, dovrebbe anche dare come obiettivo per la cantierizzazione il mese di marzo 2023. Ciò significa che i primi operai potrebbero entrare nelle scuole fra sette mesi, e soprattutto durante l’anno scolastico. «In quel caso farebbero solo lavori compatibili con l’attività didattica – spiega il dirigente del dipartimento edilizia scolastica di Palazzo dei Leoni Biagio Privitera –.La dimensione dello spostamento degli studenti durante i lavori dipende dal progetto. La speranza è quella che si possa svuotare una prima metà della scuola e successivamente l’altra metà. Dopo aver cominciato le opere in primavera, in estate potrebbe esserci un’accelerazione che la piena disponibilità dei locali renderebbe plausibile».