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Droga a Barcellona, decise sedici condanne. I NOMI

L’operazione “Furia” della Dda e dei carabinieri sul traffico di stupefacenti tra Barcellona e Milazzo

Il tribunale di Messina

Si conclude con sedici condanne, quasi tutte pesantissime, il troncone dei giudizi abbreviati dell’operazione “Furia”, celebrato ieri in udienza preliminare davanti al gup di Messina Eugenio Fiorentino. Si tratta di una tranche che fa parte dell’ultima maxi operazione della Distrettuale antimafia peloritana e dei carabinieri sulla riorganizzazione di Cosa nostra barcellonese, con le sue varie diramazioni. In questo caso si trattava dell’indagine sulla riorganizzazione del traffico di droga che ha avuto origine nel 2018 a seguito della scarcerazione del barcellonese Carmelo Mazzù, e che aveva portato a suo tempo all’emissione da parte del gip Monica Marino a 25 ordinanze di custodia cautelare.
In precedenza in 6 avevano scelto di proseguire con il rito ordinario, in 16 avevano optato per l’abbreviato, e altri avevano concordato il patteggiamento della pena.
Ecco le condanne inflitte ieri dal gup Fiorentino per i 16 giudizi abbreviati: Francesco Aiello, 7 anni e 4 mesi; Giovanni Alessi, 13 anni e 6 mesi; Stellario Bernava, 7 anni; Carmelo Caggegi, 2 anni e 6 mesi (è stato assolto da un capo d’imputazione); Alfio Campo, 7 anni e 6 mesi; Giuseppe Chiofalo “Furia”, 7 anni e 6 mesi; Carmelo Donato, 20 anni; Tindaro Giardina “Fascia”, 12 anni e 8 mesi; Alessandro Giusti, 6 anni e 10 mesi; Antonino Iacono, 2 anni e 8 mesi (il giudice ha concesso le attenuanti generiche); Carmelo Mazzù, 13 anni e 6 mesi; Jesus Matias Piccolo, 2 anni e 6mila euro di multa; Antonino Pirri, 7 anni e 4 mesi; Piero Salvo, 10 anni, 4 mesi e 10 giorni; Manuel Santi Scardino, un anno e 4 mesi (pena sospesa); Antonio Zocca “Antonello”, 7 anni e 2 mesi.
L’inchiesta in questione, gestita dai sostituti procuratori della Dda Fabrizio Monaco e Francesco Massara con il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, ha riguardato una parte dell’organizzazione del traffico di stupefacenti che vedeva Barcellona come crocevia della droga destinata a Milazzo e alle Eolie.

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