Nell’ambito dell’inchiesta “Drg”, avviata lo scorso anno dalla Procura e dalla Guardia di Finanza nei confronti di molte cliniche private messinesi, i giudici del Riesame hanno restituito le somme a suo tempo sequestrate alla società Giomi spa, in questo caso rappresentata dall’imprenditore Massimo Miraglia. Si tratta di 160mila euro.
Il 23 settembre dello scorso anno era scattata l’operazione “Drg” della Procura e della Guardia di Finanza di Messina, che aveva riguardato una serie di presunte truffe all’Asp sui rimborsi: in tutto sono 25 gli indagati. Al centro l’attività economica di alcune di cura di Messina: Cappellani-Giomi spa e Giomi spa, Cot, Villa Salus, Cristo Re, San Camillo, Carmona. A maggio scorso inoltre, la II sezione penale della Cassazione aveva dichiarato l’inammissibilità del ricorso proposto dalla Procura contro l’ordinanza del Tribunale del Riesame che in precedenza aveva annullato il sequestro preventivo di somme, disponendone l’immediata restituzione, nei confronti di altre due cliniche, la C.o.t. e la Villa Salus.
Adesso nella vicenda si aggiunge questo ulteriore tassello, su decisione del collegio del Riesame presieduto dal giudice Alessia Smedile, che ha accolto l’appello depositato a suo tempo dai legali della Giomi spa, gli avvocati Nicola Giacobbe e Alessandro Pasqualini per avere restituite le somme sequestrate (si tratta di misure cautelari reali).
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia