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Messina, sette kg di cocaina nell’auto: disposto giudizio immediato

Imputati due corrieri fermati dalla GdF alla Rada San Francesco. La droga nascosta nel portaoggetti di una “Panda”

Trasportavano quasi 7 kg di cocaina purissima. Un reato incontrovertibile secondo la Procura, che ha chiesto e ottenuto il decreto che dispone il giudizio immediato. Lo ha firmato il giudice Fabio Pagana, alla luce degli atti contenuti nel fascicolo della pm Francesca Bonanzinga. «Prove raccolte» che «si reputano evidenti, così da rendere superflua la celebrazione dell’udienza preliminare» a carico di Angel David Pineda Suarez, 34 anni, nato in Spagna ma domiciliato a Reggio Calabria, ed Elisa Malavenda, originaria di Reggio. I loro difensori, gli avvocati Andrea Florio e Alberto Marrara, hanno depositato istanza di rito abbreviato. Intanto, il giudice Pagana ha fissato la data di comparizione degli imputati davanti alla Prima sezione penale in composizione monocratica per il 25 novembre prossimo.
Il sequestro da record è datato 12 aprile scorso, quando la Guardia di finanza requisisce 6,7 kg di coca in quello che si conferma crocevia del narcotraffico: lo Stretto di Messina. Un bel colpo, visto che se immessa nel mercato la droga avrebbe fruttato quasi due milioni di euro. Nello specifico, il Gruppo di Messina delle Fiamme gialle, guidato dalla comandante Alessandra Rotondo, ferma i due corrieri, alla Rada San Francesco. Dove è appena sbarcata una Fiat Panda proveniente da Villa San Giovanni, fatta accostare dai militari. Il fiuto dei cani antidroga Ghimly e Haidy si mostra infallibile. Abbaiano con maggiore insistente e vigoria man mano che si avvicinano al nascondiglio della droga.

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