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Caro biglietti per le isole Eolie, appello duro

L’sos degli 8 sindaci delle isole minori al ministro Giovannini e all’assessore Falcone sull’aumento del 20% su navi e aliscafi. «I maggiori danni arrivano dai trasporti statali che dovevano garantire la continuità»

Da ieri viaggiare, sui mezzi a finanziamento statale, da e per le Eolie, ma più in generale nelle isole minori di Sicilia, costa di più. Come preannunciato su questa tipologia di collegamenti (navi ed aliscafi) è scattato un rincaro del 20% delle tariffe a parziale recupero dell’aumento dei costi del carburante. Il malcontento è palese e, tutti gli otto sindaci delle isole minori siciliane – Francesco Forgione, di Favignana - Isole Egadi; Filippo Mannino di Lampedusa e Linosa; Giacomo Montecristo, di Leni; Riccardo Gullo di Lipari; Clara Rametta, di Malfa; Vincenzo Campo di Pantelleria; Domenico Arabia, di Santa Marina Salina e Salvatore Militello, di Ustica – si sono attivati affinché tale maggiorazione possa rientrare.
A tal proposito hanno scritto al ministro Giovannini e all’assessore regionale alla mobilità Falcone evidenziando «contrarietà e grande disappunto per una scelta che arrecherà danni economici incalcolabili, soprattutto all'avvio della stagione turistica, i cui timidi segnali di ripresa, per l'anno in corso, fanno ben sperare per l'economia locale”. I sindaci, nel chiedere al Ministro di attuare ogni azione necessaria, finalizzata al ripristino delle condizioni e degli assetti previsti dalla convenzione che regola i collegamenti marittimi d'interesse statale, affinché si possa ristabilire il pieno rispetto della stessa, nell'interesse delle popolazioni isolane, evidenziano la disparità che si è venuta a creare con tali aumenti.

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