Messina

Domenica 13 Ottobre 2024

Messina, caso Innovabic: assolti l'ex rettore Navarra, l'ex sindaco Accorinti e il prof. Latella

Pietro Navarra

«L’azione esercitata dalla Procura per conseguire il ristoro del danno al patrimonio pubblico non può dirsi supportata dalla prova dell’elemento soggettivo della colpa grave». E, dunque, per tale ragione l’amministratore unico della società Innovabic, Dario Latella, l’allora rettore dell’Ateneo di Messina Pietro Navarra e l’ex sindaco Renato Accorinti sono stati assolti dagli addebiti. Si chiude così, davanti alla sezione giurisdizionale per la Sicilia della Corte dei Conti, la vicenda legata al fallimento della società che rientrava tra le partecipate dell’Università e del Comune. La Procura della Corte dei Conti aveva chiesto la condanna a un risarcimento di 100mila euro da ripartire a carico dell’amministratore unico.

De Domenico sulla sentenza

"La sentenza della Corte dei Conti sulla vicenda InnovaBic, oltre a conferma la correttezza dell’operato di Pietro Navarra, dell’ex sindaco Renato Accorinti e del professore Dario Latella, certifica anche un'altra verità: la mia totale estraneità al procedimento, al contrario di ciò che una campagna denigratoria portata avanti negli ultimi mesi dall’ex sindaco cercava di affermare.
In una campagna elettorale in cui, a turno, tutti i componenti dell’ex amministrazione sono stati utilizzati per creare un costante rumore di fondo rispetto alle proposte che tutta la coalizione di centrosinistra sta portando avanti, rispetto a un’operazione di smascheramento del fallimento amministrativo che li inchioda alle loro responsabilità, emerge con chiarezza un dato. Le bugie propinate continuamente ai messinesi e la quotidiana mistificazione della realtà sono l’unica arma a disposizione di chi, evidentemente, non ha altre risorse da sfruttare per chiedere il consenso.
Questa sentenza è un atto di giustizia non solo nei confronti di coloro i quali erano direttamente coinvolti, ma più in generale verso un’intera comunità, la quale anche oggi ha avuto a disposizione un altro elemento per comprendere la differenza tra una proposta elettorale, quella su cui senza sosta ci stiamo confrontando con la cittadinanza, e una narrazione propagandistica, tesa esclusivamente a screditare – avviene ormai da 4 anni – chiunque provi, secondo le regole della democrazia, a esprimere un pensiero differente rispetto al loro".
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