Sono passati ben sei anni da quando vennero clamorosamente sequestrate le foci di ben nove fiumare cittadine, che invase dalle fogne riversavano in mare ogni sorta di melma. Fu un atto eclatante che suscitò molta impressione in città, mentre i carabinieri della Pg sistemavano i sigilli sui cartelli e srotolavano la classica fettuccia di plastica biancorossa.
Ma solo a distanza di sei anni, mentre lo scempio ambientale è probabilmente proseguito, c’è da registrare la chiusura delle indagini preliminari su quella vicenda. È troppo tardi.
In ogni caso adesso c’è l’atto previsto dall’art. 415 bis c.p.p. per gli stessi quattro indagati che allora vennero raggiunti da un’informazione di garanzia con l’accusa di inquinamento ambientale: l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti, il dirigente comunale Antonio Amato, l’ex presidente dell’Amam Leonardo Termini e l’ex direttore generale dell’Amam Luigi La Rosa.
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