Dopo la sequenza esplosiva registrata nella giornata di venerdì, sullo Stromboli i parametri sono rientrati nei valori che si manifestano durante la normale attività del vulcano. Lo evidenzia l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo.
Intanto si apprende che le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza hanno mostrato come la sequenza esplosiva, di intensità maggiore rispetto alla norma, sia iniziata alle 16.42 da una delle bocche dell’area craterica di centro-sud ed è stata seguita da almeno altre cinque esplosioni: la più energetica è avvenuta alle 16.43, classificata come “esplosione maggiore” e che ha lanciato in aria, per alcune centinaia di metri, cenere e scorie incandescenti.
Queste, ricadendo, hanno ricoperto la terrazza craterica, arrivando sino alla zona del Pizzo sopra la Fossa, dove hanno causato piccoli incendi, spenti con l’intervento di due canadair, alzatisi in volo da Lamezia Terme. Una minima parte del materiale espulso dal vulcano è finito sulla Sciara del Fuoco e da qui in mare.
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