La Cgil proclamata «primo sindacato» nelle funzioni centrali e locali e nella scuola. La Cisl parla di «grande vittoria» soprattutto all’Asp e di «grandissimo risultato elettorale». La Uil addirittura di «monumentale successo» e il Csa di «travolgente risultato». Insomma, hanno vinto un po’ tutti, almeno secondo i comunicati diffusi dagli uffici stampa dei sindacati tra venerdì e ieri, alle elezioni delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) per il pubblico impiego. Che non saranno le Amministrative, ma non sono certo un gioco da ragazzi in termini di competitività e di battaglie intestine.
Proviamo a fare un po’ d’ordine. Sono tre i comparti principali dei sindacati del pubblico impiego: Funzioni centrali (organi dello Stato e dei Ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici e delle casse privatizzate, etc.); Funzioni locali (gli enti locali, dal Comune alla Città metropolitana); Sanità. C’è poi il mondo della scuola, dove primo sindacato si conferma la Flc Cgil, col 34% («ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori della conoscenza che ci hanno dato fiducia, un grazie a chi si è candidato mettendoci la faccia», il commento del segretario Flc Pietro Patti e del segretario generale cigiellino, Giovanni Mastroeni).
Nel comparto Funzioni centrali, la Fp Cgil svetta con oltre il 30%, seguono UilPa (20% circa) e Cisl Fp (poco oltre il 17%). Ma ci sono differenze sostanziali negli ambiti specifici. La Fp Cgil ha avuto la meglio nel settore della giustizia, in particolare ai Tribunali di Messina e Patti e alla Corte d’appello di Messina; exploit della Cisl Fp al ministero della Difesa (oltre il 64%), bene anche all’Inps (31%). La Uil, invece, è primo sindacato all’Agenzia delle Entrate, alla Questura, all’Inail, alle Dogane, all’Archivio di Stato e in decine di scuole.
Passando alle Funzioni locali, è stata battaglia all’ultimo voto a Palazzo Zanca, dove il mondo sindacale è stato stravolto dal quadriennio targato Cateno De Luca, tra veleni, personale in subbuglio e passaggi di “casacca” tra un’organizzazione e l’altra. Vedi quella di Saro Contestabile che, lasciando la Cisl per il Csa, ha contribuito in modo determinante a portare in dote a quest’ultimo 4 seggi in più rispetto al 2018, col Csa che passa da 72 a 286 voti, ad appena 10 voti dalla Fp Cgil (più staccata la Cisl Fp, che da 7 passa a 4 seggi). «Un risultato che ci rende orgogliosi – sottolineano Contestabile e Piero Fotia –, conferma come un sindacati autonomo possa scalfire i grandi confederali». Il sindacalista più votato al Comune resta una vecchia colonna di Palazzo Zanca, Peppe Previti della Fp Cgil, con ben 144 voti personali. «Al Comune la Funzione pubblica in questi ultimi anni ha portato avanti aspre battaglie contro l’Amministrazione comunale uscente, protagonista di violenti attacchi nei confronti dei dipendenti comunali, e ora ottiene il titolo di primo sindacato», sottolinea il segretario generale della Fp, Francesco Fucile. Una soddisfazione a tutto campo, per Fucile: «È stata una campagna elettorale complessa, sicuramente tra le più complicate degli ultimi anni». Secondo Mastroeni «un importante segnale di democrazia nel mondo del lavoro».
La Cisl Fp si rifà a Palazzo dei Leoni: nella Città metropolitana, infatti, è il primo sindacato con 230 voti e 6 seggi, staccando Fp Cgil (184 voti, 5 seggi) e Csa (143 voti, 5 seggi). Ed è della Cisl il più votato, Giovanni Risitano, con 115 preferenze. Cisl che ottiene una crescita importante nella sanità, vedi il 32% all'Asp, e ottime affermazioni in provincia. «Il grande successo della Cisl Fp – dice la segretaria generale Giovanna Bicchieri – testimonia l’importante lavoro di squadra fatto in questi anni». Bicchieri non a caso pone l’accento sull’Asp, che l’ha vista al centro di veleni incrociati nei giorni scorsi, ed esprime gratitudine a «lavoratici e lavoratori che hanno scelto la Cisl».
In generale, però, la sanità rimane “territorio” della Uil, che sfiora quota 1.300 voti e primeggia al Piemonte, all’Irccs, al Papardo, negli ospedali dell’Asp e, con la Uil Scuola Rua, pure al Policlinico. «I risultati sono eccezionali – sottolinea il segretario della Uil Messina, Ivan Tripodi – e vanno ben oltre le più rosee aspettative».
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