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Messina, demolizione “ex Sea Flight”. La gara va in rampa di lancio

Dismissione delle strutture dell’ecomostro e caratterizzazione dei rifiuti entro 65 giorni dall’assegnazione dell’appalto

“Approvazione schema lettera invito e schema di disciplinare di gara”. L’oggetto della determina firmata lo scorso 1 aprile dal Rup nonché titolare di posizione organizzativa della Città metropolitana, l’ing. Carmelo Battaglia, sancisce l’avvio concreto dei lavori di demolizione dei corpi di fabbrica nell’area ex Sea Flight di Capo Peloro. Consistono, nello specifico, nella dismissione e demolizione delle strutture del vecchio cantiere navale e delle superfetazioni con smaltimento e conferimento in discarica dei rifiuti, oltre alla caratterizzazione delle matrici ambientali al fine di definire eventuali successivi interventi. Non ci sarà nessuna alterazione dell’habitat naturale, mentre miglioreranno gli standard e le condizioni di sicurezza. Spazio, quindi, alla cosiddetta procedura telematica senza bando, in modalità telematica, con il criterio del minor prezzo, per l’assegnazione dell’appalto. Il cui importo è quantificato in 123.693,25 euro, il 90 per cento dei quali (111.516,34) per demolizioni e la restante quota (12.176,91 euro) per oneri di sicurezza. Il termine massimo a disposizione per l’esecuzione dei lavori è stabilito in 65 giorni.

Le azioni da effettuare sono descritte nella relazione tecnica a cura della progettista Claudia De Benedictis: partono dal fatto che i materiali «debbano essere demoliti per la riqualificazione successiva dell’area» e che «su indicazione e indirizzo del sindaco metropolitano, la Città metropolitana di Messina procederà alle attività di progettazione delle demolizioni, il cui progetto, munito dei pareri richiesti, verrà trasferito al Comune di Messina cui è demandata la proposta di riqualificazione e utilizzo della area stessa». Quanto allo stato di fatto, si rimarca che l’insieme delle strutture nell’area di Torre Faro è in forte stato di degrado e totale abbandono.

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