Certezze e speranze si mescolano nel Piano di ripresa e resilienza, adesso al vaglio delle forche caudine ministeriali che già hanno decretato il “no” all’eccessiva frammentazione delle opere. Il punto fermo accompagna la definitiva bocciatura degli elaborati presentati da Castel di Lucio, Ficarra, Floresta, Frazzanò, Longi, Piraino, Raccuja, Roccavaldina, Sinagra e Tusa, «non in possesso dei requisiti per l’ammissibilità». A cui si aggiunge nella black list Alì Terme, la cui opera indicata è priva di Cup, ossia il Codice unico di progetto. La fiducia, invece, alberga in tutte quelle comunità della provincia escluse dagli undici macrointerventi della Città metropolitana, dopo le vibranti proteste dei rispettivi amministratori.
Il nuovo elenco, che include un centinaio di voci, va dal “Restauro e ripristino filologico dell’antico impianto del Castello di Acquedolci”, trasmesso dall’omonimo Comune, per un importo di 740mila euro, al “Potenziamento e rigenerazione dell’offerta sportiva dell’impianto di contrada Terre Forti”, a Villafranca, per un costo di 740mila euro. In mezzo, tra gli altri, la “Trasformazione del campo di calcio Zigari da terra battuta a erba sintetica”, a Barcellona (2 milioni di euro), la “Riqualificazione di spazi aggregativi mediante la messa in sicurezza del campo di calcetto, degli spogliatoi annessi, la costruzione di infrastrutture sportive e la valorizzazione delle aree pertinenziali del Palazzo baronale De Maria nel Comune di Basicò” (740mila euro), “Interventi di rigenerazione urbana dell’area compresa tra la via Dante, la via Pirandello e la via Carrubera finalizzati al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale del Comune di Brolo” (740mila euro), “Riqualificazione ippostazione da destinare a centro di ippoterapia a servizio della popolazione de Nebrodi”, che potrebbe sorgere sul territorio di Capizzi se fossero concessi 716.109,27 euro, “Riqualificazione e rifunzionalizzazione ecosostenibile delle aree urbane di via Crispi e piazza Merendino” di Capo d’Orlando (2 milioni), “Recupero centro storico e suo riuso e rifunzionalizzazione per attività formativa e/o culturali-I stralcio-Ex teatro da destinarsi a biblioteca e auditorium” a Castroreale (1.090.000 euro), “Recupero e rifunzionalizzazione del convento dei frati Paolotti” a Condrò (740mila euro).
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